Cogorno
Tra i rilievi citiamo il monte San Giacomo, antico luogo di estrazione dell’ardesia detta “pietra nera” i cui versanti sono coltivati a ulivi attraverso le terrazze sostenute dai muri a secco. Nel territorio comunale si trovano, oltre al borgo di Cogorno e al capoluogo San Salvatore, detto anche San Salvatore dei Fieschi, le frazioni di Breccanecca, Costa, Monticelli e Panési. Confina a nord con il comune di Carasco, a sud con Lavagna, ad ovest con Chiavari e ad est con Ne.
Lo stemma cittadino con i suoi simboli racconta la storia del borgo: la torre ricorda la famiglia Cogorno discendenti dei Fieschi che agli inizi del XIII secolo, cedettero il loro feudo ai Genovesi, la chiesa ricorda la basilica di San Salvatore dei Fieschi e il piccone indica le cave di ardesia del Monte San Giacomo anche se le origini del territorio comunale risalirebbero all’epoca preromana. Rimase nell’orbita genovese fino all’arrivo degli eserciti francesi di Napoleone nel 1797. Fece parte del Dipartimento degli Appennini dal 1805 fino al 1814.
Dopo il Congresso di Vienna fece parte del Regno di Sardegna seguendone le vicende storiche fino alla proclamazione del Regno d’Italia nel 1861. Cogorno, oggi è una ridente e operosa cittadina.